Articolo Francia Sushi 2023 - Progressi costanti

Francia Sushi : Prevedete una crescita molto forte nel 2022. Quali sono i prodotti più venduti di Sushi Robots? E come sono attualmente suddivise le vostre vendite tra i diversi tipi di macchine?

Alice Touchais : Le macchine per sushi sono ancora il nostro core business. Con il boom delle vendite da asporto, la domanda è più forte che mai, soprattutto perché le macchine per sushi ci permettono di affrontare il mercato delle pokéballs, dato che utilizzano gli stessi processi per lavare il riso, cuocerlo, ecc. Il nostro fatturato è di 70 % generato dalle vendite di macchine per sushi. Ma questo non ci ha impedito di diversificare: offriamo anche macchine per la produzione di gyozas, ramen e kakigori (il famoso ghiaccio tritato giapponese). Stiamo cercando di diversificare il nostro catalogo per poter coprire più specialità e offrire ai nostri clienti prodotti diversi.

Stanno emergendo nuove tendenze?

Assolutamente sì, nel 2022 siamo stati sorpresi dalla fortissima domanda di macchine per gyoza. Abbiamo ricevuto sempre più richieste da tutta Europa, sia che si tratti di una macchina piccola per un ristorante che di una per una grande linea di produzione.

Anche quest'ultimo aspetto ci ha piacevolmente sorpreso: non avevamo mai avuto così tanti ordini per linee di produzione di gyozas. È stato impressionante, perché queste macchine possono produrre fino a 10.000 gyoza all'ora. Formano i dischi di pasta, inseriscono il ripieno nel disco e poi chiudono meccanicamente il gyoza. Possono anche essere combinate con altre macchine per confezionare i gyoza o farli passare attraverso tunnel per il congelamento.

Quali nuovi sviluppi possiamo aspettarci da voi nel 2023?

Durante un viaggio, abbiamo incontrato un fornitore di Taiwan che ci fornirà nuove macchine per le gyozas, ma anche per altre specialità che non ci aspettavamo, come le empanadas. Non è affatto asiatico, ma abbiamo una domanda in Spagna, che ci ha permesso di vendere le nostre prime macchine. Questo fornitore è particolarmente qualitativo, con un ottimo servizio post-vendita, e apprezziamo molto la nostra collaborazione. Naturalmente, continuiamo a lavorare con specialisti giapponesi per la produzione delle macchine, che poi importiamo. Lavoriamo principalmente con il marchio Autec, di cui siamo distributori esclusivi in Europa. Lavoriamo anche con altri marchi giapponesi, poiché ci impegniamo a essere multimarca. Possiamo vendere macchine per sushi Autec e macchine per sushi Fujiseiki o Korean Lucky.

Il 2023 si preannuncia un anno particolarmente ricco di eventi. Può dirci di più?

Oggi abbiamo 18 dipendenti in Francia e 4 nelle nostre varie filiali. Oltre a diversificare la nostra gamma di macchine, abbiamo diversi progetti che richiederanno ulteriori assunzioni. Vogliamo aprire nuove filiali in Europa. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di essere vicini ai nostri clienti. Siamo vicini grazie a Internet, ma essere vicini fisicamente è importante per noi, perché sosteniamo un servizio post-vendita di qualità, l'installazione da parte di tecnici e la formazione per i nostri clienti. Per raggiungere questi obiettivi, abbiamo bisogno di persone sul posto.

Siamo presenti nel Regno Unito, in Spagna e in Polonia. Stiamo valutando anche altri Paesi, in particolare la Germania per il 2023. Stiamo pensando anche ai Paesi nordici e all'Italia, ma si tratta ancora di progetti per il 2024.

Abbiamo ampliato i nostri locali e stiamo creando una cucina professionale per sviluppare un centro di formazione. Prima dell'avventura di Sushi Robots, il suo fondatore Emmanuel Letellier ha creato a Londra nel 2004 The Sushi School, un centro di formazione dedicato a chi voleva diventare chef di sushi. Ora stiamo rilanciando questo progetto con un nuovo nome.

Sarà adattato per sei persone. Non vogliamo più persone perché è un corso di formazione professionale e bisogna prendersi il tempo necessario. Per quanto riguarda i corsi di formazione, non abbiamo ancora deciso tutti i programmi, ma non saranno incentrati solo sul sushi.

Fonte: Rivista France Sushi